Il gioco del campeggio: 5 consigli per andare in campeggio con i bambini

All'inizio, si sa, è molto difficile andare in campeggio.

Che si tratti della tenda, del camper o della roulotte, è molto complicato conciliare lo stile di vita all'aria perta con i bisogni dei piccolissimi e solo i più audaci riescono a mettere assieme pannolini, biberon e camper.

Niente paura però: fortunatamente questo periodo dura decisamente poco. Già verso i 3 anni la maggior parte dei bambini vivono il campeggio come una bella avventura, una sorta di caccia al tesoro su un'isola sconosciuta da vivere assieme a mamma e papà.

Facciamo attenzione però: non pensiamo che tutto questo entusiasmo sia sufficiente perché l'esperienza della vita all'aria aperta sia vissuta nel modo giusto dai nostri birbanti.

Ecco allora alcuni consigli, frutto dell'esperienza di genitori campeggiatori, che potrebbero essere molto utili per far scoprire ai nostri figli le gioie del campeggio.

Prepariamoci assieme al viaggio

Il campeggio richiede molta preparazione: attrezzatura, luoghi da visitare, attività da fare una volta arrivati. Tutti noi lo sappiamo bene. Se coinvolgiamo i nostri bimbi già in queste prime fasi dopo tutto sarà più facile, perché vivranno l'esperienza come propria. E non dimentichiamo neppure quanto sia importante insegnare loro ad organizzarsi, per tutto ciò che faranno nella vita - oltre al campeggio.

E poi ammettiamolo: a chi piacerebbe partire per un viaggio di cui non abbiamo deciso nulla?

Limitiamo cellulari e videogame

Lo so, oggi come oggi è davvero complicato pensare di poter vivere senza le nostre protesi elettroniche: l'iphone, il tablet, e per molti anche il portatile.

Se questo è vero per noi adulti, la situazione non è molto diversa per i nostri figli, ormai avvezzi fin dalla più tenera età a vivere a stretto contatto con smartphone e Nintendo 3DS.
É vero, questi gadget sono sicuramente utili e spesso anche divertenti, ma il camping è un momento per approfittare della vita all'aria aperta. Ecco perché consiglio di limitare il loro uso e coinvolgere piuttosto i nostri figli in tutte le attività tipiche del campeggio, che molto facilmente possono diventare un gioco. E per darci dentro con Candy Crush Saga ci sarà sempre tempo una volta tornati a casa.

Mettiamoci al lavoro!

Sì, noi assieme ai nostri figli: dopotutto, una volta spenti i videogame, qualcosa si deve pur fare! E no, non vi preoccupate: non sono troppo piccoli.

Sappiamo tutti che il campeggio richiede molto lavoro e che ci sono un sacco di cose diverse da fare - d'altro canto è anche questo il bello. Sarà sufficiente scegliere il compito giusto in relazione all'età. Fra tutti, la caccia ai migliori ramoscelli quando bisogna accendere un fuoco è sempre un'ottima proposta, adatta anche ai più piccoli.

Quando il lavoro sarà terminato, se abbiamo fatto le cose bene, i nostri figli saranno fieri del risultato, proprio come lo siamo noi. E poi via a fare un'escursione – non vogliamo mica che pensino che il campeggio sia solo fatica, no?

Giochiamo con l'attrezzatura

É un fascino che subiamo anche noi adulti: tutta l'attrezzatura necessaria per il campeggio ha un suo charme. Tende, sacchi a pelo, lampade sembrano in un qualche modo gli accessori di un supereroe.

Sfruttate questa somiglianza a vostro favore: ognuno deve essere responsabile del proprio equipaggiamento (ovviamente dopo un'attenta selezione). Tutto sembrerà molto più simile ad un gioco.

La regola d'oro

Infine, una regola che vale ogni volta in cui stiamo con i nostri figli.

Teniamo bene in mente che stiamo scrivendo i ricordi della loro infanzia, stiamo decidendo quali saranno le esperienze che li accompagneranno per tutta la loro vita. Cosa ci viene in mente quando pensiamo al tempo speso con i nostri genitori da bambini? Ecco, ora siamo noi i genitori. E sta a noi fare in modo che tutti si divertano, stiano bene e siano al sicuro.

Non ce lo dimentichiamo.

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