Alcuni consigli per un campeggio eco-sostenibile #2

Abbiamo già affrontato alcuni aspetti su come rendere innocua la nostra presenza per l’ambiente quando andiamo fare camping: per lo più si tratta di azioni legate al buon senso (non accendere fuochi dove non è permesso, non infastidire gli animali, riportare via i rifiuti prodotti), ma ci sono altri accorgimenti meno evidenti con cui dobbiamo fare i conti. Come sempre detto, godiamoci pure la nostra vacanza a contatto con la natura ma cerchiamo di farlo in modo responsabile.

Cosa fare con il camper?

Un particolare molto importante da considerare è dove parcheggiare il camper o la roulotte o quale sia il luogo migliore per piantare la nostra tenda. Nel primo caso la risposta è abbastanza ovvia: cercare sempre zone attrezzate che dispongano di tutto l’occorrente per smaltire nel modo migliore i rifiuti prodotti. Sappiamo che la tentazione di allontanarsi dai luoghi più frequentati è forte ma un mezzo a motore, per quanto moderno possa essere, inquina e fa rumore. Se proprio cerchiamo la solitudine forse è meglio scegliere di sostare in una zona meno inflazionata o cambiare le date del viaggio, magari scegliendo la bassa stagione.

Come e dove sistemare la tenda

Un po’ più complesso è scegliere bene dove sistemare la tenda. Per prima cosa bisognerebbe evitare di collocarla sopra a della vegetazione “fresca”: un bel prato verde o un tappeto di muschio possono attirarci per la loro comodità, ma il risultato finale della nostra scelta porterebbe a schiacciare le piante sotto il nostro peso e a soffocarle con il materiale sintetico della tenda. Meglio scegliere un terreno sabbioso o dove la vegetazione non cresce rigogliosa: sarà forse più scomodo, ma possiamo risolvere questo problema scegliendo un buon materassino. Tentiamo anche di campeggiare lontani da fiumi o piccoli corsi d’acqua perché potremmo inquinarli con qualche disattenzione. Se non fosse proprio possibile scegliere un luogo eco-compatibile, cerchiamo almeno di spostare la nostra tenda ogni 24-48 ore per evitare di compattare troppo il terreno sotto di noi. Anche un piccolo ed apparentemente insignificante cambiamento può portare a delle variazioni per la flora e la fauna circostanti.
Rimanendo in tema flora: cerchiamo il più possibile di non alterare l’ambiente che ci circonda. Non stacchiamo rami da piante o alberi (ci sono soluzioni alternative per un fuoco, ne abbiamo già parlato nel precedente articolo), non raccogliamo fiori ed evitiamo anche di spostare pietre: la traccia umana è qualcosa a cui la natura non è abituata e lo squilibrio causato, seppur in totale buonafede, potrebbe avere grandi ripercussioni sull’ecosistema.

Parola d’ordine: responsabilità

Il vero “trucco” per essere il più eco-sostenibili possibile è pianificare la nostra vacanza ed essere campeggiatori responsabili: studiamo in precedenza il nostro percorso e le possibilità di sosta che esso offre, informiamoci sulle peculiarità naturalistiche della zona dove stiamo andando, scegliamo con cura l’attrezzatura da portare con noi di modo da evitare sprechi o eccessi. Anche se può costarci fatica, tentiamo di correggere gli errori di chi è passato prima di noi portando via cartacce o altri rifiuti abbandonati ed evitando di sistemarci esattamente nello stesso luogo in cui hanno pernottato altri campeggiatori.

Infine l’ultimo consiglio, anche se sappiamo che a molti non piacerà: i campeggi e le aree attrezzate sono posizionate in alcuni luoghi per un motivo ben preciso, soprattutto se si tratta di parchi o riserve naturali. Talvolta rinunciare alla natura selvaggia e scegliere un luogo meno scenografico ma sostenibile è la scelta più saggia.






Photo: Deborah Lee Soltesz

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